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12/04/2024

In partenza a metà aprile il primo esperimento di iniezione a lungo termine

In partenza a metà aprile il primo esperimento di iniezione a lungo termine

Il team del BedrettoLab sta per affrontare una nuova fase di esperimenti. Nell’ambito del progetto FEAR sarà avviata a metà aprile una sequenza di test di stimolazione idraulica. Sfruttando le conoscenze acquisite dagli esperimenti condotti nel quadro del progetto VALTER, il team ha in programma iniezioni continuate per un periodo prolungato, da due a quattro giorni, per consentire la riattivazione e l’estensione della rete di fratture del giacimento creata in precedenza. Sotto il profilo scientifico, il team si concentrerà principalmente sulla risposta sismica del giacimento, con l’obiettivo di scalare la sismicità verso eventi maggiori rispetto a quelli osservati in precedenza.

Negli esperimenti passati, il maggiore tra i microterremoti osservati ha toccato una magnitudo pari a -2: nel prossimo test M0 il team punta a raggiungere una magnitudo pari circa a 0. Un evento di questo tipo avrebbe un’ampiezza circa 100 volte maggiore e rilascerebbe approssimativamente 1000 volte più energia rispetto a un terremoto di magnitudo -2. Tale sisma produrrebbe una frattura di circa un centimetro su un’area di circa due metri per due, consentendoci di studiare dove e quando un microterremoto del genere ha origine, in che modo avviene la rottura e quando si ferma. Per fare un confronto, un terremoto naturale di magnitudo 6 con un tempo di ritorno in Svizzera compreso tra i 50 e i 150 anni produce una frattura di un metro su un’area di dieci chilometri per dieci, rilasciando circa un miliardo di volte più energia.

Eventi di magnitudo 0 si sono già verificati naturalmente nelle vicinanze della galleria; tali microterremoti rimangono ad ogni modo da 100 a 1000 volte troppo piccoli per essere percepiti dalla popolazione della Val Bedretto a una distanza di diversi chilometri. La probabilità di eventi indotti di maggiore entità che potrebbero essere rilevati nella valle rimane estremamente bassa. Ad ogni modo, anche microterremoti di magnitudo compresa tra 0 e 1 possono essere percepiti a una distanza fino a qualche decina di metri. Al fine di escludere anche il minimo rischio per le persone che si trovano nella galleria, gli esperimenti non solo saranno monitorati con estrema attenzione, ma per la prima volta saranno anche completamente controllati a distanza. Durante l'iniezione principale non sarà ammessa la presenza di nessuna persona nella galleria. La possibilità di sfruttare il controllo remoto acquisirà un’importanza ancora maggiore in una fase successiva del progetto FEAR, quando si punterà a interessare aree di 10 metri. 

Durante la parte principale dell’esperimento, per sette giorni circa 20 membri del team del BedrettoLab lavoreranno con la massima concentrazione con turni estesi sulle 24 ore. Il loro compito primario sarà monitorare in tempo reale la pressione, la portata, la deformazione e il comportamento della sismicità. Anche la risposta geobiologica e geochimica del giacimento sarà tenuta sotto stretto controllo, per esempio per rilevare possibili precursori di fratture notevoli. Come già per i test precedenti, l’esperimento sarà regolato da due sistemi semaforici: se le vibrazioni osservate o la magnitudo supereranno soglie predefinite, l’esperimento sarà interrotto immediatamente e sarà avviato lo spurgo; gli esperimenti condotti in passato hanno evidenziato che così facendo la sismicità diminuirà nettamente in un tempo compreso tra qualche minuto e qualche ora.