Fault Activation and Earthquake Rupture (FEAR)
Nonostante le approfondite ricerche, gli scienziati non sono in grado di prevedere quando e dove si verificherà il prossimo terremoto di grandi dimensioni. Un consorzio di scienziati dell’ETH di Zurigo, dell’università RWTH di Aachen e dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia italiano vuole comprendere meglio la fisica dei processi sismici grazie al loro progetto ERC Synergy denominato Fault Activation and Earthquake Rupture (FEAR).
Il BedrettoLab offre un ambiente di ricerca unico per il progetto FEAR. I ricercatori cercheranno di generare una rottura sismica con una lunghezza di 10-100 m (magnitudo pari a circa 1.0) in condizioni controllate ad una profondità di oltre un chilometro. A tale scopo verrà impiegata una fitta rete di sensori di vario tipo per monitorare con un elevato livello di precisione sia la fase di preparazione della rottura che il processo stesso di rottura da una distanza ridotta. In questo modo il consorzio confida di una migliore comprensione delle dinamiche dei terremoti. Le nuove scoperte potranno anche essere sfruttate per fare progressi con gli esperimenti sull’impiego sicuro della geoenergia e per migliorare la previsione dei terremoti.
Istituzione capofila del progetto
- Prof. Domenico Giardini, Chair of Seismology & Geodynamics, ETH, Switzerland
- Prof. Florian Amann, Chair of Engineering Geology, RWTH Aachen, Germany
- Prof. Massimo Cocco, Exec. Dir. EPOS, Instituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Rome, Italy
- Prof. Stefan Wiemer, Director, Swiss Seismological Service, ETH, Switzerland
Contatto del progetto
Domenico Giardini, Stefan Wiemer