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Archivio News - 2020

06/11/2020

Novembre 2020 – Cominciano le stimolazioni

Dopo molti mesi di preparativi, uno dei partner del progetto, Geo-Energie Suisse AG (GES) è ora pronto per iniziare le prime stimolazioni su scala naturale presso il BedrettoLab. Queste stimolazioni fanno parte del progetto di ricerca europeo DESTRESS, che mira alla dimostrazione delle cosiddette tecniche di stimolazione graduale per la creazione di uno scambiatore di calore nel sottosuolo e l’estrazione di energia geotermica.

Iniettando poche decine di metri cubi d’acqua ad alta pressione nella roccia, GES intende creare una rete di piccole fratture che colleghino i due pozzi sperimentali. Questo processo innesca terremoti di piccolissima entità. Al termine, l’acqua può circolare da un pozzo all’altro attraverso queste numerose piccole fratture, riscaldandosi gradualmente lungo il percorso.

GES ha scelto il BedrettoLab per dimostrare il piano di stimolazione multistadio che si vorrebbe proporre all’uso per impianti geotermici commerciali. Al fine di condurre queste stimolazioni multistadio, il pozzo viene temporaneamente diviso in diverse sezioni o «stadi», che vengono stimolate separatamente. Applicando questo metodo GES confida di ottenere un maggiore controllo sulle caratteristiche del giacimento e di limitare il rischio sismico.

Per tutte le attività svolte al BedrettoLab la sicurezza ha la massima priorità. Per questa ragione, l’ETH di Zurigo ha condotto un approfondito studio sul rischio sismico al fine di valutare le probabilità che dopo queste stimolazioni si verifichino terremoti in grado di produrre danni. La probabilità stimata che si verifichino dei sismi di magnitudo 2 o 2.5 è di circa una su dieci milioni. Un fitto sistema di monitoraggio è stato installato per sorvegliare da vicino le stimolazioni, i cui dati confluiranno in un pacchetto di cosiddetti sistemi a semaforo che definiscono i criteri per l’interruzione di qualsiasi attività in caso di superamento di determinate soglie. Questi sistemi prendono in considerazione le vibrazioni osservate, le magnitudo degli eventi innescati e la pressione applicata su una faglia vicina. Uno dei criteri predefiniti potrebbe essere un terremoto di magnitudo pari a 0.5 o superiore, che porterebbe a un arresto immediato di qualsiasi attività in corso.

Oltre ad affidarsi a queste soglie predefinite usate per sistemi a semaforo di tipo classico, uno degli obiettivi specifici del progetto è dimostrare e sperimentare approcci più sofisticati. A questo scopo vengono messi in atto sistemi a semaforo avanzati o adattivi che considerano i dati in tempo reale durante la stimolazione e valutano se la stessa può continuare (verde), deve essere sospesa (giallo) o arrestata (rosso). Inoltre, aggiorneremo la valutazione del rischio dopo aver iniettato 5 m3 di acqua e decideremo se proseguire le stimolazioni. Questo processo sarà ripetuto dopo qualsiasi stimolazione di uno degli stadi del pozzo. 6 novembre 2020

11/08/2020

Luglio 2020 – Completamento 3

I pozzi di monitoraggio sono stati equipaggiati con geofoni, accelerometri ad alta frequenza, sensori di emissioni acustiche (AE) piezoelettrici in loco, catene di sensori AE-accelerometri, trasmettitori a ultrasuoni, sensori in fibra a griglia di Bragg (FBG), cavi in fibra ottica, sistemi di barre con centralizzatori, clinometri, sensori della pressione interstiziale e multi-packer. Questi strumenti sorveglieranno il volume di roccia durante la generazione delle fratture e la circolazione dell’acqua.

01/06/2020

Giugno 2020 – Strumentazione

I pozzi di iniezione e produzione sono stati perforati e completati. Attraverso questi pozzi l’acqua sarà iniettata nella roccia e successivamente estratta.

01/05/2020

Maggio 2020 – Completamento 2

Sono stati scavati i restanti pozzi di monitoraggio.

01/05/2020

Maggio 2020 – Completamento 1

I pozzi pilota sono stati allargati da 96 mm al diametro richiesto per la strumentazione e la cementazione.